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Tutti siamo circondati da personaggi singolari.

La nonna un po' arterosclerotica che lascia aperto il gas, la zia pettegola che ritiene suo dovere morale farsi i fattacci degli altri, il portinaio bacchettone che di sera si veste da Drag Queen.

Io ho l'Ex Pazzo.

Un crucco, alto e fascinoso con il quale ho condiviso ben quattro anni della mia esistenza.
Quando era ancora il mio fidanzato sembrava normale.
Aveva i suoi difetti, era infantile, testardo e tirchio, ma tutto sommato lo si poteva definire una persona equilibrata.

Le cose cambiarono quando lo lasciai.
Lui si convinse che il mio fosse solo un periodo di crisi e che sarei tornata presto tra le sue braccia.
Forte di questa convinzione, prese a chiamarmi tutte le settimane per perorare la propria causa.
Ex Pazzo: "Ciao Jane, ti chiamo di nuovo io, perché tu non mi chiami mai.
Perché non mi chiami mai?"

Jane: "Perché tu non ti sei ancora rassegnato e non mi sembra giusto darti false speranze."

Ex Pazzo: "No, non ti preoccupare. Io mi sono rassegnato."

Jane: "Bene."

Ex Pazzo: "Ma volevo chiederti una cosa."

Jane: "Dimmi."

Ex Pazzo: "Perché mi hai lasciato? Io non l'ho capito."

Jane: "Te l'ho già spiegato.
Mi dispiace, ma io non sono più innamorata di te."

Ex Pazzo: "Non ci si lascia perché non si è più innamorati. Non è un motivo valido!"

Jane: "No???"

Ex Pazzo: "No! Noi eravamo molto felici."

Jane: "Io non lo ero più."

Ex Pazzo: "Embè? Conti solo tu? Io ero felice!"

Click!

Ex Pazzo: "Jane, Jane, Jane. Sarà caduta la linea."
Queste deliranti telefonate andarono avanti per sei mesi.
Alle stesse domande seguivano sempre le medesime risposte, ma la sua fiducia nella riuscita dell'impresa non sembrava scalfirsi.

Poi ci fu la svolta.
Ex Pazzo:"A luglio sarò in Svizzera per lavoro e pensavo che potrei fare un salto da te."

Jane: "Non mi sembra una buona idea."

Ex Pazzo: "Perché?"

Jane: "Perché tu verresti fino a Torino solo per passare due giorni a cercare di convincermi a tornare assieme.
Non ne vale la pena."

Ex Pazzo: "Non é vero. Io voglio restare per almeno 10 giorni!!!
E poi voglio parlare con tua madre, sono sicuro che lei è dalla mia parte."

Click!
Non si fece più sentire per tutto l'autunno.

Io, nel frattempo, avevo iniziato a frequentare Ciccio ed ero felice.

A gennaio ricomparve, con la scusa del mio compleanno.
Ex Pazzo: "Tanti auguri Jane!"

Jane: "Grazie."

Ex Pazzo: "Vedi come sono bravo? Ti ho chiamata anche se tu non ti sei mai più fatta sentire.
Non sarebbe bello se riuscissimo ad essere amici?"

Jane: "Si, sarebbe bellissimo. Che mi racconti amico mio?"

Ex Pazzo: "Ora convivo con una ragazza."

Jane: "Congratulazioni! Da quando?"

Ex Pazzo: "Settembre"

Jane:"Wow! Siete andati a convivere subito, appena conosciuti?"

Ex Pazzo: "No. Abbiamo cominciato a frequentarci a maggio."

Jane:"A maggio? Quando ancora dicevi di voler sposarmi e che non potevi vivere senza di me?"

Ex Pazzo: "Esatto"

Jane: "Mi hai fatto sentire in colpa per mesi per aver spezzato il tuo cuoricino teutonico, ma tu già stavi con un'altra????"

Ex Pazzo: "Si, ma se tu mi avessi rivoluto io l'avrei mollata subito!"

Jane: "Accipicchia, chissà come sarebbe contenta lei di saperlo!
Ma che razza di persona sei?"

Ex Pazzo: "Perché? Qual'è il problema? Mica glielo vado a dire.
Comunque ti volevo chiedere una cosa: perché mi hai lasciato? Stavamo così bene assieme."

Click!


Dopo quasi un anno tornò alla carica con un' email.
"Cara Jane,
come stai?
Io a dicembre mi sposo. Mi farebbe molto piacere che tu venissi alle nozze.

Io e mia moglie andremo a vivere nell'appartamento che avevo scelto per noi due. Dove, se tu non mi avessi lasciato, avremmo potuto essere molto felici."
Ovviamente non andai all'evento, ma spedì un regalino molto caruccio alla coppia felice.
Ricevetti ringraziamenti e anche un ricordino fotografico.

Dopo mesi di silenzio, credevo ormai di poter stare tranquilla, ma poche settimane fa mi è giunta un'altra missiva.
"Cara Jane,
come stai?
Mia moglie passerà tutto agosto negli Stati Uniti.

Tu che fai? Ho pensato che potremmo vederci.
Perché non ci facciamo due settimane di vacanze assieme in Sicilia, come abbiamo sempre sognato?"


Ohsiggnurrr!!!

A.A.A: scambio volentieri Ex Pazzo con nonnetta arterosclerotica. Astenersi perditempo.


(Scena tratta da Coupling, BBC)

Dieci anni dopo il primo tentativo di trasposizione cinematografica ("X-files" 1998), Chris Carter ci riprova con "I want to believe".
La scettica Scully e lo spettrale Mulder tornano sugli schermi.

Probabilmente il film sarà noioso come il primo, appesantito da una trama confusa ed ingarbugliata.


Ma nel vedere Gillian e David presenziare alla premiere, bellissima e gravida lei, scapigliato e stropicciato lui, il cuore di Jane si è intenerito.
Ella ha ricordato i bei tempi andati del liceo. Quando con Stefano elaborava teorie circa il rapimento di Dana, oppure liberava "l'ormone adolescente", parlando per ore di Fox con la compagnuccia di banco Laura.

La pellicola sarà una vaccata, ma Jane è contenta lo stesso.
Qualche mese fa scoprì di non riuscire più ad entrare nei miei jeans preferiti.
Superato lo shock iniziale, decisi di prendere provvedimenti: niente più carboidrati la sera ed eliminazione di tutte le schifezze di cui, in quel periodo, facevo largo consumo.
Risultato: 1 kg e 1/2 perso in trenta giorni.

Poi lo stress e la consapevolezza, che quest'anno non avrei fatto vacanze al mare, mi fecero ritornare sui miei passi.
Mantenni un regime alimentare più sano, ma smisi di farmi ossessionare dalla ciccia in sovrappiù e mi lasciai stressare "solo" da tutti i miei impegni.

Questa mia decisione ha dato risultati contrastanti, emersi prepotentemente con l'arrivo dell'estate ed il conseguente cambio di guardaroba.

Ho dovuto affrontare momenti di sconforto.
Jane: "Guardami! Guarda che schifo!!!"

MammaCole: "Ma se stai benissimo! Finalmente hai la forma di una donna!"

Jane: "Ma se mi stanno venendo anche le maniglie dell'amore! Le donne non hanno le maniglie! Le valigie hanno le maniglie! Sto assumendo la forma di una valigia: sto diventando un trolley!"


Ma anche attimi di nuova, gloriosa consapevolezza.
Jane: "Ciccio! Ciccio! Corri, vieni a vedere!!!"

Ciccio:"Cosa c'è? Che è successo???"

Jane: "E' la prima volta che mi capita in 31 anni."

Ciccio:"Cosa???"

Jane: "Il vestito non mi si chiude sul seno! Non mi sta perché ho le tette troppo grosse!
Oggi è il giorno più bello della mia vita: sto per commuovermi"

Ciccio:"Anch'io"


L'importante è vedere il bicchiere sempre mezzo pieno.
Troppe cose da fare e poco tempo per farle.
Il lavoro, l'università e la partenza da organizzare.

Fra qualche settimana Jane prenderà buona parte dei propri preziosi ninnoli per trasferirsi dall'amato Ciccio e lanciarsi nella perigliosa avventura della convivenza. Ciò la rende euforica e terrorizzata allo stesso tempo.

In questo turbinio di impegni ed emozioni è difficile trovare il tempo per Radio Cole ed è per questo che nelle ultime settimane i post sono scarseggiati.

Cercate di aver pazienza, questo blog non chiude, ma ancora per un po' continuerà a "mezzo servizio".

Nel frattempo, eccovi qualche "replica":
Il trasloco secondo Jane.
Il traffico secondo Jane.
Il cane isterico di Jane.
Spero che col tempo riesca a recuperare serenità e salute, intanto festeggio la sua ritrovata libertà.

Bentornata Ingrid. Bentornata alla vita.
La Coca Cola purtroppo è più importante del Dalai Lama.

Il giornalista Vittorio Zucconi ha sintetizzato in una sola amara frase tutta la questione del mancato boicottaggio delle olimpiadi di Pechino.


Scema io che ancora mi indigno.

La Cina di adesso è la stessa a cui fu assegnata l'organizzazione dei giochi nel 2001: un paese liberticida, che ignora le più comuni regole della democrazia e che si è letteralmente COMPRATO il rispetto e l'accettazione dei paesi occidentali.

Ed io ancora mi stupisco delle dichiarazioni che giungono da Pechino e dell' accondiscendenza generale?
Si, sono io la scema!
La povera Jane, che sarei io, non solo si sta ammazzando di lavoro e non riesce a trovare il tempo per aggiornare il proprio blog, ma deve anche sopportare le prese in giro di quelle due serpi in seno che rispondono al nome di Alessandra e Ross.
Quest'ultima ha avuto l'ardire di infettarmi con un meme.

Ross, per chi non la conoscesse, ha sempre schifato queste forme di catene di sant'Antonio e ha sempre provato un particolare piacere nell'interromperle. Ora, chissà perché, ha deciso di cambiare politica, così, di colpo, senza avvertire. Un'altra delle mie poche certezze è andata a farsi benedire: anche lei ora diffonde i meme....non ci sono più le mezze stagioni, non ci sono più i giovani di una volta e ora anche la mia giovine amichetta blogger non spezza le catene!

Devo ammettere, però, che l'argomento è interessante: " Indicate due personaggi, uno letterario ed uno cinematografico, di cui potreste innamorarvi".
La scelta è meno facile di quanto possa sembrare. Almeno per me.
Leggendo le pagine della Austen e della Brontë ho sognato Mr. Darcy ed ho palpitato per Heatcliff.
Rapita dalla magia della sala cinematografica, mi sono lasciata travolgere dal fantasma dell'opera Erik ("Phantom of the Opera", di Joel Schumacher) e mi sono fatta intenerire da Charles di "Quattro matrimoni e un funerale".
Ma questi stessi uomini, nella mia vita reale, mi farebbero perdere la testa?

I tipi alla Mr. Darcy: seri, riservati, pure un po' bacchettoni, non mi hanno mai attratta.
Di uomini tormentati, come il protagonista di "Cime Tempestose", ne ho incontrati più d'uno ed il risultato è sempre stato devastante. Ti travolgono e ti abbandonano lasciandoti a raccogliere i cocci di te stessa.
Il fantasma, poi, non ne parliamo proprio. Bella voce, molto sexy, ma il posto per un uomo così è il manicomio criminale. E' un disadattato, una persona pericolosa per sé e soprattutto per gli altri. Un tipo che, se gli scuoci la pasta, ti minaccia di morte.
L'adorabile Charles, con la faccia da schiaffi di Hugh Grant, non è altro che il classico trentenne, romantico, un po' imbranato, terrorizzato dall'idea di impegnarsi. I tipi così ormai non mi fanno né caldo né freddo.

Non è facile individuare nella letteratura e nel cinema, due personaggi che mi farebbero innamorare sul serio.
Dopo un attento esame della faccenda posso dire che la mia scelta cade su Faramir de "Il Signore degli anelli", e Fernando di "Pane e Tulipani".

Faramir è un uomo di pace e d'onore. Combatte per proteggere la propria gente, ma conosce l'orrore della guerra e per questo la disprezza. Persegue il bene e la giustizia a costo di essere incompreso e malvoluto dal proprio padre.
Un uomo solo, che non cade vittima dell' ambizione o dell' orgoglio.
L'unico personaggio, di tutti quelli che affollano le pagine di Tolkien, capace di innamorarsi in una maniera incredibilmente umana e reale.
I dialoghi tra lui e l'amata Eowyn sono tra le pagine più poetiche e romantiche di tutta l'opera.


Fernando, protagonista del film di Soldini, è un islandese che vive a Venezia.
Un passato travagliato l'ha portato a trascorrere molti anni in carcere, dove ha letto l'Orlando Furioso, fino ad imparare tutta l'opera a memoria. Il suo italiano subisce pesantemente l'influenza dell' Ariosto ed egli si esprime come se le parole uscissero direttamente dalla penna di un autore del passato.

Eliseo: Nonno, cos'è che ti consuma?

Fernando: Nulla, Eliseo, nulla.

Eliseo: So che le tue parole mi suonano oscure, ma un giorno capirò. Me lo dici sempre.

Fernando: Ciò che mi consuma è la mia stoltezza... Ancora una volta la felicità ha battuto invano alla mia porta.

Eliseo: E tu hai aperto?

Fernando: Sono stato sordo. E ora languo.


Fernando è la dimostrazione del potere delle parole nell'amore.


A questo punto non mi resta che mollare la patata bollente a qualcun altro.
Sono curiosa di sapere cosa risponderanno a questo meme Alessia, Alice, Irene, Mary, La Coniglia e Mario l.
Alice, qualche tempo fa, mi appioppò un meme.
Ormai non posso più ciurlare nel manico, ho temporeggiato già abbastanza, anche una procrastinatrice olimpionica come me capisce quand'è giunto il momento di agire!

Tema. Quali sono gli ultimi 10 libri che hai letto?

Svolgimento.

Come Dio comanda, Niccolò Ammaniti.
L'autore romano non si smentisce e descrive la provincia italiana ed il suo degrado con intensità.

Ma io vorrei sapere solo una cosa: Niccolò, che ti è successo di tanto traumatico quando eri un ragazzino? Perché racconti sempre di preadolescenti con vite tristi, famiglie allucinanti e la sfiga attaccata come un gatto alle mutande?

I personaggi di Ammaniti hanno sempre esistenze disgraziate che non possono che peggiorare.
Questo libro, in particolare, è cupo dall'inizio alla fine. Anche il protagonista manca della dolcezza che caratterizza Pietro di "Ti prendo e ti porto via" o Michele di "Io non ho paura".
L'autore scrive molto bene, le storie sono avvincenti, ma si sente la mancanza di un raggio di sole, di una vaga speranza.


Il giorno in più, Fabio Volo.
Premetto che Volo mi è sempre stato cordialmente antipatico. Non mi piace in tv, non lo ascolto in radio, ho evitato di vedere i suoi film ed avevo intenzione di ignorare anche i suoi libri. Questa mia idiosincrasia non ha nessuna base logica, semplicemente tutto di lui mi irrita.
Mia cugina non era a conoscenza di questi miei sentimenti e quindi mi ha regalato l'ultimo suo libro.
Superando tutti i miei pregiudizi l'ho letto e, contro ogni previsione, non mi ha fatto neanche tanto schifo!
Di sicuro non è un capolavoro. Volo usa tutti i cliché possibili ed immaginabili sui trentenni di oggi per confezionare una storia d'amore molto cinematografica. Troppo cinematografica.
Purtroppo io di anni ne ho 31 e quindi l'immedesimazione con il protagonista, con la donna del protagonista e pure con la migliore amica del protagonista è stata inevitabile.
Il romanzo si legge velocemente e piacevolmente, ma una volta chiuso non lascia niente se non la consapevolezza che noi trentenni ci assomigliamo un po' tutti.

Degli altri libri parlerò molto più stringatamente dato che ad ognuno avevo già dedicato un post.

Diario di scuola, Daniel Pennac.
Un saggio sulla scuola attuale e sulle sue problematiche, scritto da un autore ironico ed arguto come pochi.

Domani nella battaglia pensa a me, Marias Javier.
Un romanzo particolare al limite tra il capolavoro e la noia assoluta.
Una notte d'amore con una sconosciuta da il via ad una storia decisamente originale.

Harry Potter and the Deathly Hallows, J.K. Rowling.
Che dire? Non mi sono ancora rassegnata all'idea di non avere un altro libro sul maghetto da attendere.
Una saga fantastica, terminata degnamente.

La scoperta dell' alba, Walter Veltroni.
Uolter scrive e lo fa anche bene...Yes he can...non mi sono ancora rassegnata neanche all'idea di essere sotto l'impero di Silvio.

A fiasco in Turin, Justin De Mazia.
Un'adorabile commedia degli equivoci scritta in inglese, ma ambientata sulla collina torinese.

Margherita Dolcevita, Stefano Benni.
Un'altra storia agrodolce uscita dalla prolifica e deliziosa penna dell'autore bolognese.
Non la sua opera migliore, ma comunque da leggere.

L'Odissea in cucina, Anna Rita Zara.
Un particolarissimo ricettario: la storia di Ulisse vissuta tra i fornelli.

Rosso Corallo, Sveva Casati Modignani.
Un'accozzaglia di luoghi comuni, noiosa e prevedibile.
Non ho ancora perdonato mia sorella per avermene consigliato la lettura.


Non nascondentevi, non scappate, non abbiate paura.
Non incateno nessuno.
Se volete parlare di questi titoli o di altri libri che avete letto ultimamente, i commenti sono a vostra disposizione!
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