Radio cole
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Voi siete mai stati in barca a vela?

Io sì.
In due occasioni.

Io odio la barca a vela.
E la barca a vela odia me.

La prima volta solcai le onde di un laghetto berlinese a bordo di un guscio di noce.
Dopo 5 minuti cambiò il tempo, si scatenò l'inferno, e rischiai di rimanerci secca.
Nella medesima giornata provai, dunque, l'ebbrezza della navigazione a vela e quella del salvataggio da parte di un aitante bagnino.

La seconda volta programmai di trascorrere una settimana nelle acque dell'Isola d'Elba.
La vacanza s'interruppe dopo 4 giorni, causa blocco totale e irrecuperabile del timone.
Il ritorno in porto fu possibile grazie a, provvidenziali ma poco aitanti, pescatori locali.

Nel caso non lo sappiate, ve lo dico io, secondo la credenza popolare le donne portano sfortuna in mare. Molta sfortuna.
Lo so cosa state pensando in questo momento: "Saranno anche stupide superstizioni ma Pancrazia porta proprio una gran iella!"
E invece no! Mi permetto di contraddirvi. Poiché al quadro da me tratteggiato manca volutamente un piccolo, fondamentale particolare.

Io non ero l'unica ad esser presente ad entrambi gli infelici episodi.
C'era anche lui.
Lui chi?
Lui, il celeberrimo ex fidanzato teutonico. Impegnato in quelle occasioni a ricoprire, senza averne l'abilità o l'esperienza, il ruolo dello skipper.

Non si trattò dunque di sfortuna ma di vera e propria incoscienza.
E forse anche del solerte destino, voglioso di farci comprendere che, per il nostro bene e per quello di chi ci stava accanto, fosse il caso di andare ognuno per la propria strada.
A piedi.
All'asciutto.


Mi piace il mais.
Mi piace tanto il mais.
In ogni sua versione. Pop corn, semi tostati, gallette dietetiche.
E le pannocchie intere.
Amo le pannocchie.
Semplicemente bollite e salate.
Da mangiare con la tecnica del castoro o godendomele un chicco alla volta.

Questa mia passione ha un'origine antica. Che fonda le proprie basi nell'innocenza dell'infanzia, nel calore della famiglia ma, forse, anche nel perverso fascino del mistero e del proibito.

Quand'ero ancora una bimba assistevo affascinata ad un curioso rito. Un rito che amavo ma non capivo.
Ogni estate, nella casa in campagna che condividevamo con zii e cugini, si celebrava la giornata delle pannocchie.

Mio padre accostava la macchina accanto ad un enorme campo di granoturco.
Mia madre e mia zia si precipitavano fuori.
"Posso venire anch'io?", chiedevo ogni volta.
"No, resta in macchina. Ci mettiamo un attimo", mi veniva risposto.
E tornavano poco dopo con le braccia cariche di pannocchie.

Per anni sono stata convinta che quest'abitudine familiare fosse normale e lecita. Mai mi sfiorò il dubbio che mia madre e mia zia facessero qualcosa d'illegale.
Le pannocchie erano là ed erano per tutti.

C'è stato un tempo in cui anch'io possedevo un'anima innocente ed inconsapevole.
Sono sempre stata assolutamente impedita per qualsiasi attività sportiva.

Una mezza sega (scusate il francesismo) a pallavolo. Un'inesauribile fonte d'ilarità altrui nelle evoluzioni ginniche. Una vecchietta enfisematosa nella corsa.

Alle elementari avevo già il fiatone da bronchitica e le giunture rumorose da artritica.

L'unica attività fisica in cui io sia mai riuscita discretamente è stata la danza. La danza classica.
Non che fossi una piccola étoile o una Carla Fracci in fasce però, quanto meno, potevo vantare una certa eleganza, una naturale disciplina e un buon orecchio musicale.

Ai saggi, ovviamente, ero solo una delle tante ballerine di fila ma a lezione mi capitò più di una volta di vivere rari e preziosi momenti di gloria. Ciò si verificò durante le cosiddette gare di "esibizioni folli e improvvisate".
In quelle particolari occasioni la nostra insegnante spegneva la musica classica e faceva partire quella pop. E noi, a turno, ci scatenavamo in personalissime coreografie da tarantolate.

Ogni volta portavo a casa la vittoria. Finivo nel trionfo. Mi beavo nell'acclamazione generale.

C'è poco da fare, da piccina come da grande, io ottengo i risultati migliori e le più grandi gioie quando chiudo gli occhi, me ne frego di chi sta a guardare, e mi lascio trascinare dall'istinto.

Sono nata per ballare da sola.
Amo molto la musica ma non sono certo ciò che si dice una grande esperta. Tutt'altro.
Mi lascio travolgere da un ritornello, affascinare da un verso, sedurre da una voce.
Ascolto con le orecchie e con la pancia.
Sono un'onnivora a tratti ingorda e a tratti inappetente.
Una buona forchetta ma non sempre una buongustaia.

Ci sono numerose canzoni che amo e che per me rivestono un significato particolare. Ve ne potrei fare un lungo elenco ma, tutto sommato, chissenefrega?

Oggi voglio parlarvi solo di quel brano che sul mio umore ha sempre un effetto incredibile, quasi magico.
Quello che mi colpisce alle spalle, magari mentre sono bloccata nel traffico, sto correndo a prendere la metropolitana, oppure sto scegliendo il prosciutto dal salumiere.
Quello che arriva, s'insinua nelle mie orecchie, gioca tra i miei neuroni, mi alza gli angoli della bocca, palleggia con i miei fianchi, e scuote in contemporanea piedi e testa.

Non so se al mondo esista qualcuno in grado d'ignorare la malia di zio Phil. Io ne sono incapace.



Non se ne abbiano a male le Supremes, ma a me la cover di Phil Collins piace molto di più della loro versione originale.
Ho visto mille volte "Harry ti presento Sally".
Conosco a memoria tutte le battute di "Quattro matrimoni e un funerale".
Sospiro estatica ogni volta che in televisione ripropongono "Pane e Tulipani".

Ma se dovessi scegliere il mio finale preferito di un film d'amore non avrei alcun dubbio.
Né una sdolcinata confessione a capodanno, né una proposta di "non matrimonio" sotto la pioggia, e neanche una dichiarazione in rima nel parcheggio di un supermercato. Niente di tutto ciò può competere con Michelle Pfeiffer e Al Pacino che si lavano i denti in accappatoio guardando la città che si risveglia.
Niente può competere con la sdrucita quotidianità, la deliziosa imperfezione, l'umana paura e la timida confidenza.

Nessun "ti amo" potrà mai avere il solido e struggente significato di:
"Per sempre e malgrado tutto?"
"Ho 37 anni"

Perché l'amore vero non ha bisogno di poesia ma di presenza.
Perché l'amore vero è fatto di donne con i calzettoni a righe e uomini in canotta.
Perché l'amore vero fa paura e spesso lo si può affrontare solo così. Timidamente. Tenendosi per mano. Con una dolce musica di sottofondo e il bisogno di attaccarsi alle piccole cose per poter gestire quelle più grandi che tolgono il fiato.


Voi lo sapete perché questo posto si chiama Radio Cole?
No, che non lo sapete, a meno che non siate Juhan.
Lui lo sa perché gliel'ho raccontato qualche tempo fa.
E perché a lui l'ho detto e a voi no? Semplice: perché me l'ha chiesto.
Voi me l'avete mai chiesto? No. E allora che volete?

Quando, molti anni or sono, decisi di aprire un blog mi scelsi prima di tutto uno pseudonimo. All'inizio fu J. Cole, poi Jane Cole e un paio di anni dopo venne Jane Pancrazia Cole.
L'unica costante quindi fu il cognome. Cognome ispirato ad una saga letteraria che ho molto amato.
Quale? Troppo facile così, devo dirvi tutto io? E Google che ci sta a fare?

Comunque, tornando alla mia confessione, una volta stabilito che per la blogosfera sarei stata una Cole mi mancava solo da decidere il nome del Blog.
Mentre nella mia testa i due unici neuroni presenti giocavano a ping pong e le tumbleweed (ma quante ne so?) rotolavano sospinte dal vento, improvvisamente mi ricordai di un mio vecchio sogno di bambina.

Da piccola accendevo lo stereo di mia sorella e ballavo. Per ore. Raramente mi soffermavo su ciò che avevano da dire i deejay. Di solito, appena una voce invadente s'inseriva sulla musica, cambiavo immediatamente stazione alla ricerca di qualche altro pezzo che mi piacesse. Facevo zapping isterico ed irritante, portando all'esasperazione tutti coloro che avessero la sventura di gravitare intorno a me e al mio passatempo preferito.

Ma, nonostante questa mia nevrotica abitudine, per strane e misteriose vie rimasi comunque affascinata dalla figura del conduttore radiofonico. No, non dall'orrido deejay che parla giovane pure a 50 anni (Linus chi?). Ma dalla voce calma e saggia che ti culla con le parole, che ti lega con le proprie corde vocali, che ti strega come un pifferaio magico. Quella voce che non spezza le note ma le arricchisce.

Cosa avrei dato per poterlo fare anch'io. M'immaginavo all'interno della mia(!) stazione radiofonica privata, come un'imperatrice egocentrica e delirante. M'immaginavo mentre, senza dover rendere conto a nessuno, mettevo solo la musica che piaceva a me, parlavo solo delle cose che interessavano a me, e filosofeggiavo profondamente senza contradditorio alcuno.
Il mestiere ideale per qualsiasi piccola dittatrice in erba.

Sta di fatto che, molti anni dopo, seduta alla mia scrivania, di fronte alla schermata di Blogger che pretendeva di essere compilata, questo mio vecchio sogno riaffiorò in superficie e diede vita proprio a Radio Cole. La mia stazione radiofonica personale, dove scrivere di tutto ciò che mi passava (e mi passa) per la testa, in maniera del tutto anarchica, disorganizzata, e allegramente disordinata.

Insomma, questo blog è un vero e proprio sogno di bambina diventato realtà. Vi pare poco?
C'è stato un tempo in cui i blogger si tormentavano tra loro con meme e premi.
Catene di Sant'Antonio che, nascoste o meno dietro il pretesto di un'onoreficenza, avevano lo scopo unico di sbertucciare, infastidire e, solo nel più raro e positivo dei casi, complimentarsi con il blogger preso di mira.

C'è chi queste catene le spezzava per partito preso, chi rispondeva per educazione ma con poco slancio ma anche chi, ogni volta, accettava la sfida e s'impegnava a tirar fuori post di risposta originali e creativi.

Io appartenevo all'orgogliosa e cazzara ultima categoria. E, soprattutto per quanto riguarda i premi, non mi sono mai risparmiata nella ricerca di soluzioni deliranti, divertenti, e sufficientemente pacchiane.

Non ci credete?
Date un'occhiata a questi tre fulgidi e datati esempi:
Jane's Angels
jAne-Team 
Cronaca dal Red Carpet

Ma come mai ho scelto di dedicare un Radio Cole Graffiti a un argomento del genere?
Innanzitutto, perché ultimamente ho scritto troppe cose serie, e quasi non mi si riconosce più.
E poi perché la brava Clarina un mese fa mi ha coinvolta in un meme (ebbene sì, esistono ancora!) . E io, con la mia solita flemma, mi sono finalmente decisa a rispondere alla sua richiesta.


Il giochetto consiste, prima nel confessare 11 cose di sé, e poi nel rispondere a 11 domande proposte da Clarina stessa.

Intanto, da domani, comincerò le torride ed eccitanti confessioni, poi si vedrà.
La cara Godot del delizioso Daily Godot's Weblog ha gentilmente premiato Radio Cole con il Sunshine Award. Un nome che è tutto un programma.
La suddetta blogger partenopea ha avuto però la bella pensata di estendere il dono anche a Ciccio.
In pratica, Jane scrive "simpatiche" sciocchezze, sceglie immagini e canzoni, seleziona gli aneddoti e, se particolarmente in vena, si diletta persino in veri e propri racconti, mentre il di lei consorte guarda la tv spiaggiato sul divano come un'otaria ma poi, alla fine dei conti, il premio se lo intascano entrambi.
Ma stiamo scherzando???
Questo blog inizia ad essere troppo stretto per tutti e due.



Jane, e sottolineo Jane, ha scelto di premiare a sua volta Chissene, Godot (ti perdono figliuola), Wonderland, BStevens, S.B. (bentornato!!!), Alessiuccia(facciamo pace? daiiiii! eddaiiii!), Panzallaria, Lucia, Simo, Ruby, Il Porco e La Coniglia.

Perché?
Come perché?
Perché tutti e 12 mi fanno ridere e m'illuminano la giornata. E questo è il Sunshine Award, o no?
In questi pochi giorni di assenza mi sono persa molti post interessanti.

Ross ha compiuto gli anni.
La mia guerriera preferita ha spento 22 candeline ed io, clamorosamente in ritardo, le faccio tantissimi auguri!!!!

Alessandra ha avuto l'onore di vedere da vicino nientepopodimeno che John Kirwan.
Ciò ha scatenato la mia legittima invidia. Anch'io avrei fatto la mia porca figura sugli spalti di Varese con tanto di felpa rossa e ricci al vento, ed invece mi dovrò accontentare dei miei soliti sogni pseudo erotico rugbistici.
Per la cronaca, l'ultima volta è stato il turno di un ignudo Mirco Bergamasco. E quando dico ignudo, intendo proprio ignudo.
Ignudo come mamma Bergamasco l'ha fatto.
Ovviamente, anche questa volta, mi sono svegliata prima che il fattaccio si consumasse.
Tutti gli anni di catechismo hanno distorto per sempre il mio inconscio e rovinato irrimediabilmente la mia vita onirica.
Che amarezza.

Sun mi ha fatto credere per due minuti di essersi completamente bevuta il cervello.
Per un attimo ho pensato che l'arguta ed acida blogger avesse lasciato il posto ad una novella e sdolcinata Giulietta.
Non che la cosa sia di per sé negativa, ma io ho una certa età e cambiamenti tanto radicali mi dovrebbero essere comunicati con anticipo e delicatezza, altrimenti potrebbero anche essermi fatali.
Quindi Sun, la prossima volta, mettiti una mano sulla coscienza.

La Volpe ha presentato alla rete il nipotino: il tenero Volpacchiotto.
Un latin lover in erba a cui la famiglia sta tentando, inutilmente, di tarpare le ali.
Vola Volpacchiotto, vola e sbaciucchia in libertà.
Jane e Ciccio sono con te!

Mario continua il percorso che lo porterà di fronte alla Santa Inquisizione prima, ed al rogo poi.
Io, da amica premurosa quale sono, mi sto attrezzando con estintori e cartelli di protesta, tipo "Giù le mani dal Notaio Mannaro" o "Libero Notaio in libero Stato".

Eppi, dopo aver combattuto e vinto la propria personale battaglia contro il cambio di stagione ed un armadio riottoso, ha trovato il tempo per omaggiarmi con codesto francobollo. E' proprio il caso di dire che "è il pensiero quello che conta".
Io, nel ringraziarla, ne faccio a mia volta dono a lei e a tutti i blogger sopracitati.

Non l'avevate capito che era un premio-meme?
Ebbene si, lo è.
In questa piovosa serata di fine ottobre, tutti i blogger più importanti della blogosfera si sono riuniti al Kodak Theatre di Los Angeles per l'assegnazione dei noti "Radio Cole Awards".

Come ogni anno tutto il jet set è corso per prendere parte ad uno degli appuntamenti più attesi della stagione.

Vediamo avanzare lungo il tappeto rosso i due presentatori dell'evento: George Clooney ,che sorride ai fotografi ed urla "Pancrazia where are you? I love you!!!", e la favolosa Charlize Theron, che dichiara ai giornalisti "Non potevo mancare a questa serata. Appena mi alzo la mattina la prima cosa che faccio è leggere il blog di Jane, per me lei è un mito! Il racconto del suo Erasmus a puntate è meglio di una droga!"



Tra due ali di folla in delirio giungono finalmente i veri protagonisti della serata: i premiati!

Mario e Ross sono qui per ritirare la coppa in oro zecchino di "Indissolubilmente amici" e la virtuale stretta di mano dell'amicizia.
Attestati di stima donati a Jane da Mikim ed Alessandra.

Purtroppo Mario sembra per l'ennesima volta in preda ai fumi dell'alcool. Non solo si è presentato in tenuta adamitica, ma si è anche gettato nella fontana all'ingresso del teatro.
Il nostro futuro notaio non è più lo stesso da quando frequenta Paris Hilton, ci auguriamo che presto entri in rehab e torni ad essere il ragazzo semplice e misurato di una volta.



Ross, dal noto carattere docile e mansueto, si è resa conto di avere lo stesso vestito di Britney Spears.
Una tale onta verrà lavata nel sangue.




Seguono a ruota Alessandra e Mikim, giunte per ritirare l'attestato di "Blog vitaminico".
Omaggio che Jane ha ricevuto dalla stessa Alessandra, da Giorgia e da Irene.

Tuti gli occhi sono per la blogger di Varese, fasciata in un vestito verde molto sexy.
Non ci sono dubbi, anche la nostra Ale, tutta casa e rugby, non ha resistito alle lusinghe della chirurgia estetica.




Mikim, blogger prodigio, si esibisce in una delle sue solite imbarazzanti scenate. Dopo aver distrutto numerose stanze d'albergo ed aver tirato un cellulare addosso alla propria assistente, ora minaccia la folla con i cocci di una bottiglia di scotch.
E' davvero una brutta immagine, che non avremmo mai voluto vedere.



Infine, i vincitori del prestigiosissimo premio airone. Destinato a quei blog che "insegnano ogni giorno a vivere qualcosa in più, sia con la mente che con il cuore."

Questo award è passato dalle mani di Irene a quelle immeritevoli di Jane, per essere consegnato stasera a MasterMax e Regina Madry.


Max e Regina, annientati dagli stravizi di gioventù, arrancano sul tappeto rosso, visibilmente invecchiati.

Lui si aggira in pantofole chiedendo confuso "Dov'è il mio pezzo di formaggio? Dov'è?"



Lei, che nonostante l'età è ancora un gran bel pezzo di blogger, brontola tra sè "Dov'è finito Azzurro? Si sarà perso! Così imparo a sposare un ingegnere!"




ps: Jane confida nel fatto che i suoi blogger amici non siano permalosi.
Ormai la casalinga che è in me ha preso il sopravvento e adesso, oltre alla Ciccio's house, voglio mettere in ordine anche il mio blog.

Mesi e mesi fa mi furono assegnati dei fantastici premi, ormai è giunta l'ora di lucidarli ed esporli in bacheca.

Iniziamo con l' "I love you this much award" conferitomi da Mikim e Alessandra.

La prima dice che sono
acuta, ironica, a volte un po' cattiva, ma quanto basta

La seconda mi definisce addirittura
graffiante, ironica, coraggiosa ...
coraggiosa???? Io????

I miei prescelti sono:
DiarioNotturno. Vi consiglio di dare un'occhiata alle sue pagine. Scrive poco, ma ha un grande, grandissimo cuore!
La Coniglia. Ironica, dolce, innamorata delle persone che le stanno accanto e della sua Sardegna.
Alessandra. Non si può non volerle bene. Una donna meravigliosa.

Il secondo premio mi è stato attribuito da Giorgia, dato che
la faccio ridere nelle giornate tristi
(e scusate se è poco!!!) e da Mary.

I blog più brillanti, a mio insindacabile giudizio, sono:
Attaccabottone di Ross. Non aggiungo altro, che poi la ragazza mi si monta la testa!
Book and Talk di Irene. Buone letture e bei viaggi.
Il Blog dell'Alligatore. Musica e grandi pedalate.
Stranamente di Mario. Ironia, vignette e follia.
Momenti di disperato ottimismo di Sun of York. Sarcasmo, intelligenza e tanta Puglia.

Spero di non aver fatto confusione e pasticci con i link. Ho appena provato il tipico aperitivo da montanara: un bicchierone di vino e un'oliva. Non sono lucidissima....ihc!
La povera Jane, che sarei io, non solo si sta ammazzando di lavoro e non riesce a trovare il tempo per aggiornare il proprio blog, ma deve anche sopportare le prese in giro di quelle due serpi in seno che rispondono al nome di Alessandra e Ross.
Quest'ultima ha avuto l'ardire di infettarmi con un meme.

Ross, per chi non la conoscesse, ha sempre schifato queste forme di catene di sant'Antonio e ha sempre provato un particolare piacere nell'interromperle. Ora, chissà perché, ha deciso di cambiare politica, così, di colpo, senza avvertire. Un'altra delle mie poche certezze è andata a farsi benedire: anche lei ora diffonde i meme....non ci sono più le mezze stagioni, non ci sono più i giovani di una volta e ora anche la mia giovine amichetta blogger non spezza le catene!

Devo ammettere, però, che l'argomento è interessante: " Indicate due personaggi, uno letterario ed uno cinematografico, di cui potreste innamorarvi".
La scelta è meno facile di quanto possa sembrare. Almeno per me.
Leggendo le pagine della Austen e della Brontë ho sognato Mr. Darcy ed ho palpitato per Heatcliff.
Rapita dalla magia della sala cinematografica, mi sono lasciata travolgere dal fantasma dell'opera Erik ("Phantom of the Opera", di Joel Schumacher) e mi sono fatta intenerire da Charles di "Quattro matrimoni e un funerale".
Ma questi stessi uomini, nella mia vita reale, mi farebbero perdere la testa?

I tipi alla Mr. Darcy: seri, riservati, pure un po' bacchettoni, non mi hanno mai attratta.
Di uomini tormentati, come il protagonista di "Cime Tempestose", ne ho incontrati più d'uno ed il risultato è sempre stato devastante. Ti travolgono e ti abbandonano lasciandoti a raccogliere i cocci di te stessa.
Il fantasma, poi, non ne parliamo proprio. Bella voce, molto sexy, ma il posto per un uomo così è il manicomio criminale. E' un disadattato, una persona pericolosa per sé e soprattutto per gli altri. Un tipo che, se gli scuoci la pasta, ti minaccia di morte.
L'adorabile Charles, con la faccia da schiaffi di Hugh Grant, non è altro che il classico trentenne, romantico, un po' imbranato, terrorizzato dall'idea di impegnarsi. I tipi così ormai non mi fanno né caldo né freddo.

Non è facile individuare nella letteratura e nel cinema, due personaggi che mi farebbero innamorare sul serio.
Dopo un attento esame della faccenda posso dire che la mia scelta cade su Faramir de "Il Signore degli anelli", e Fernando di "Pane e Tulipani".

Faramir è un uomo di pace e d'onore. Combatte per proteggere la propria gente, ma conosce l'orrore della guerra e per questo la disprezza. Persegue il bene e la giustizia a costo di essere incompreso e malvoluto dal proprio padre.
Un uomo solo, che non cade vittima dell' ambizione o dell' orgoglio.
L'unico personaggio, di tutti quelli che affollano le pagine di Tolkien, capace di innamorarsi in una maniera incredibilmente umana e reale.
I dialoghi tra lui e l'amata Eowyn sono tra le pagine più poetiche e romantiche di tutta l'opera.


Fernando, protagonista del film di Soldini, è un islandese che vive a Venezia.
Un passato travagliato l'ha portato a trascorrere molti anni in carcere, dove ha letto l'Orlando Furioso, fino ad imparare tutta l'opera a memoria. Il suo italiano subisce pesantemente l'influenza dell' Ariosto ed egli si esprime come se le parole uscissero direttamente dalla penna di un autore del passato.

Eliseo: Nonno, cos'è che ti consuma?

Fernando: Nulla, Eliseo, nulla.

Eliseo: So che le tue parole mi suonano oscure, ma un giorno capirò. Me lo dici sempre.

Fernando: Ciò che mi consuma è la mia stoltezza... Ancora una volta la felicità ha battuto invano alla mia porta.

Eliseo: E tu hai aperto?

Fernando: Sono stato sordo. E ora languo.


Fernando è la dimostrazione del potere delle parole nell'amore.


A questo punto non mi resta che mollare la patata bollente a qualcun altro.
Sono curiosa di sapere cosa risponderanno a questo meme Alessia, Alice, Irene, Mary, La Coniglia e Mario l.
Alice, qualche tempo fa, mi appioppò un meme.
Ormai non posso più ciurlare nel manico, ho temporeggiato già abbastanza, anche una procrastinatrice olimpionica come me capisce quand'è giunto il momento di agire!

Tema. Quali sono gli ultimi 10 libri che hai letto?

Svolgimento.

Come Dio comanda, Niccolò Ammaniti.
L'autore romano non si smentisce e descrive la provincia italiana ed il suo degrado con intensità.

Ma io vorrei sapere solo una cosa: Niccolò, che ti è successo di tanto traumatico quando eri un ragazzino? Perché racconti sempre di preadolescenti con vite tristi, famiglie allucinanti e la sfiga attaccata come un gatto alle mutande?

I personaggi di Ammaniti hanno sempre esistenze disgraziate che non possono che peggiorare.
Questo libro, in particolare, è cupo dall'inizio alla fine. Anche il protagonista manca della dolcezza che caratterizza Pietro di "Ti prendo e ti porto via" o Michele di "Io non ho paura".
L'autore scrive molto bene, le storie sono avvincenti, ma si sente la mancanza di un raggio di sole, di una vaga speranza.


Il giorno in più, Fabio Volo.
Premetto che Volo mi è sempre stato cordialmente antipatico. Non mi piace in tv, non lo ascolto in radio, ho evitato di vedere i suoi film ed avevo intenzione di ignorare anche i suoi libri. Questa mia idiosincrasia non ha nessuna base logica, semplicemente tutto di lui mi irrita.
Mia cugina non era a conoscenza di questi miei sentimenti e quindi mi ha regalato l'ultimo suo libro.
Superando tutti i miei pregiudizi l'ho letto e, contro ogni previsione, non mi ha fatto neanche tanto schifo!
Di sicuro non è un capolavoro. Volo usa tutti i cliché possibili ed immaginabili sui trentenni di oggi per confezionare una storia d'amore molto cinematografica. Troppo cinematografica.
Purtroppo io di anni ne ho 31 e quindi l'immedesimazione con il protagonista, con la donna del protagonista e pure con la migliore amica del protagonista è stata inevitabile.
Il romanzo si legge velocemente e piacevolmente, ma una volta chiuso non lascia niente se non la consapevolezza che noi trentenni ci assomigliamo un po' tutti.

Degli altri libri parlerò molto più stringatamente dato che ad ognuno avevo già dedicato un post.

Diario di scuola, Daniel Pennac.
Un saggio sulla scuola attuale e sulle sue problematiche, scritto da un autore ironico ed arguto come pochi.

Domani nella battaglia pensa a me, Marias Javier.
Un romanzo particolare al limite tra il capolavoro e la noia assoluta.
Una notte d'amore con una sconosciuta da il via ad una storia decisamente originale.

Harry Potter and the Deathly Hallows, J.K. Rowling.
Che dire? Non mi sono ancora rassegnata all'idea di non avere un altro libro sul maghetto da attendere.
Una saga fantastica, terminata degnamente.

La scoperta dell' alba, Walter Veltroni.
Uolter scrive e lo fa anche bene...Yes he can...non mi sono ancora rassegnata neanche all'idea di essere sotto l'impero di Silvio.

A fiasco in Turin, Justin De Mazia.
Un'adorabile commedia degli equivoci scritta in inglese, ma ambientata sulla collina torinese.

Margherita Dolcevita, Stefano Benni.
Un'altra storia agrodolce uscita dalla prolifica e deliziosa penna dell'autore bolognese.
Non la sua opera migliore, ma comunque da leggere.

L'Odissea in cucina, Anna Rita Zara.
Un particolarissimo ricettario: la storia di Ulisse vissuta tra i fornelli.

Rosso Corallo, Sveva Casati Modignani.
Un'accozzaglia di luoghi comuni, noiosa e prevedibile.
Non ho ancora perdonato mia sorella per avermene consigliato la lettura.


Non nascondentevi, non scappate, non abbiate paura.
Non incateno nessuno.
Se volete parlare di questi titoli o di altri libri che avete letto ultimamente, i commenti sono a vostra disposizione!
Udite udite: Radio Cole ha ricevuto il suo primo (e probabilmente ultimo) premio!!!!

EVVIVA EVVIVA EVVIVA EVVIVA EVVIVA!!!!

Che emozione!!! Ringrazio i miei genitori, che mi hanno resa abbastanza frustrata da decidere di aprire un blog, Ciccio, che è una fonte inesauribile di post, Sean Lamont e Gerard Butler, che contribuiscono prepotentemente al lato carampanico di queste pagine, ma soprattutto ringrazio Alessandra, che mi ha assegnato il Meme Revolution:

J. Cole e il suo blog perché credo sempre PIU' FERMAMENTE che sia una ragazza-piccola (ih!ih!ih! giuro non so la sua età...) e soprattutto ha deciso che il suo governo ombra lo fa con i giocatori e le giocatrici di rugby ... contatto mirato e duro!
(...lo so che come motivazione non è un granché, ma a caval donato...)

Questo meme-premio è stato creato da Gianluca, che ha stabilito quattro semplici regole


1. bisogna inserire il banner (trovate il codice a fine pagina) (sarebbe gradito anche un link diretto a questa pagina, in modo da leggere le istruzioni originali)

2. bisogna linkare il blog che ti ha dato il meme

3. bisogna linkare altri 6 blog (cifra flessibile) che meritano un premio e, se possibile, spiegare il perché. un blog può ricevere il premio innumerevoli volte!

4. chi riceverà il meme potrà mettere il banner con la coppa in homa page sul lato in modo da far vedere il premio ricevuto a tutti i visitatori!


Prima di assegnare i miei premi, dichiaro ufficialmente che:
tutti coloro che verranno da me scelti, avranno il diritto di esibire orgogliosamente il trofeo, senza obbligatoriamente linkare me o continuare la catena.
Vi premio perché amo leggervi e mi fa piacere farvi un regalo, ma non voglio "incatenarvi"!
L'unica cosa che vi chiedo è di linkare Gianluca, in quanto ideatore del premio.(grazie)

Assegno il meme Revolution a:

Ross, acuta, sarcastica e sempre informatissima. I suoi post sono imperdibili sia per la forma che per il contenuto!

Regina Madry, ironica, intelligente e gentile. Una sovrana amatissima da noi sudditi!

Alice, l'emblema della femminilità. Unite una ragazza dall'eleganza innata con uno "spietato" giocatore di rugby ed otterrete lei!

Alessia, perché leggere il suo blog è come andare a bersi un caffè con un'amica.

Mastermax, che quando parla della sua "compagna di vita" e della sua "piccola peste" esprime un grandissimo e sincero amore, senza essere mai sdolcinato.

E dato che ogni blog può ricevere il premio innumerevoli volte: Ale, perché le sue pagine sono interessanti e divertenti. E lei è una grande padrona di casa!
Alessandra mi ha appioppato un Meme e per corrompermi e convincermi subdolamente a farlo ha affermato
secondo me J.Cole è una ragazza giovane-giovane!!!
Io, che sono notoriamente dura come l'acciaio e incorruttibile, ci sono caduta con tutte le scarpe: Ale si è assicurata non solo la mia eterna amicizia, ma anche lo svolgimento del compitino da lei assegnatomi!

Le regole da seguire sono:

1) Scrivere come spendereste 500 euro, trovati per caso.

500? A parte il fatto che io per caso non ho mai trovato neanche 2 centesimi, ma già che si giocava non si poteva sparare una cifra un po' più sostanziosa?
O forse sta proprio in questo il bello del Meme? Nella scelta di una somma di denaro decisamente alta se piovuta dal cielo, ma non sufficiente per realizzare progetti mediamente ambiziosi?
Io, ad esempio, avrei bisogno di una macchina nuova, ma con la cifra suddetta, capirete anche voi, che avrei qualche difficoltà a trovarne una!!!!
Quindi che ci posso fare con questi benedetti 500 bigliettoni???

Trovato!
Un week end in un centro benessere, dove mi coccolano, mi manipolano e mi viziano.
Sola soletta a godermi due giorni di puro egoismo! AGGIUDICATO!


2) Inserite nel post l'immagine della banconota da 500 euro.

Eccola, in tutto il suo splendore...
3) Nominare altri 3, o più, blogger a cui girare questo Meme.
Le prescelte sono Amaranthine ed Alessia, perché di shopping se ne intendono, e Ross, perché sicuramente romperà la catena!
Mary mi ha appioppato un meme, ed io diligentemente lo svolgo.

Titolo:
Sei cose che mi piace fare.

Regole:
A) indicare il blog che vi ha nominato e linkarlo (fatto!);
B) inserire le regole di svolgimento (fatto!);
C) scrivere sei cose che vi piace fare (...un attimino, fammici pensare...);
D) nominare altre sei persone affinché proseguano il meme (...ora penso anche a questo...);
E) lasciare un commento sul blog dei sei prescelti amici memati (pure? Mi sta già venendo l'ansia...)

L'importante è mantenere la calma. Fare una cosa per volta. I punti A) e B) li ho superati BRILLANTEMENTE!

Ora tocca a C).
6 cose che mi piace fare?
Potrei rispondere: dormire fino a tardi, mangiare cioccolata, guardare il tramonto con Ciccio, etc etc...ma no, così è troppo facile, meglio essere più specifici!

1)Cenare con Ciccio.
Io e il mio degno "consorte" siamo due buongustai (oltre che due abbuffini).
Per noi una cena è un rito. Si sceglie il ristorante e poi si da il via alle danze.
Vino (rigorosamente rosso), acqua naturale (per me) e frizzante (per lui).
Ordino io: un antipasto ed un secondo.
Ordina lui: un antipasto, un primo, un secondo,un contorno, un dolce, caffè e ammazza caffè.
Riordino io (decidendo di abbandonare ogni ritegno): aggiungo un primo, un contorno e un dolce il cui peso specifico è pari a quello del piombo.
Tra una chiacchiera e una risata svuotiamo le scorte del ristorante e anche le nostre tasche.
I camerieri ci adorano, il cuoco si siede al tavolo con noi, i padroni del locale vogliono farci fare da padrini ai loro bimbi.
Finalmente ci alziamo e ce ne andiamo via a braccetto, un po' brilli (prendiamo un taxi....siamo personcine responsabili!), ma tanto felici.

2)Viaggiare in treno ed attaccare bottone con tutti gli stranieri che mi passano a tiro.
Ho incontrato sempre personaggi memorabili.
Come quella volta che mi sono trovata a dare consigli sentimentali a un rapper jamaicano, con un figlio a carico e una fidanzata gelosa quanto Otello.

3)Concedermi anima e corpo ad una delle mie più grandi perversioni culinarie: un panino con burro di noccioline e nutella!
NON POTETE CAPIRE: ESTASI ASSOLUTA!!!

4)Vedere i film in lingua originale (tedesco e inglese).
In questo modo miglioro la mia autostima, mi calo in un mondo che sento solo mio e godo appieno della voce sexy di alcuni attori come Matthew Macfadyen e Richard Armitage.

5)Camminare senza meta.
Mi aiuta a riordinare le idee e mi carica sempre di nuova energia.

6)Ballare, ballare, ballare.
Appena sento la musica non riesco a stare ferma.
Io ballo anche guardando la pubblicità!

D)I nominati sono: Mastermax, l&f, Deception, Diario Notturno, Ranabottola e Alessia.

E)Siiii, ora vado ad avvertirli...quanta fretta!!!
In giro per la blogosfera imperversa l’ennesimo meme: “Confessate al mondo 8 cose su di voi: segreti, manie, etc…”
Sarà che sono curiosa come una scimmia, ma ho passato un’ora a girare per tutti i blog e a farmi gli affaracci degli altri.

A quanto pare la pigrizia è un tratto molto comune tra i blogger.
Io, che vorrei reincarnarmi in un incrocio tra una marmotta e un bradipo, non posso che sentire a me vicini personaggi come

1blogger
1blogger è capace di addormentarsi su qualsiasi superficie, con qualsiasi condizione meteorologica, luminosa o acustica circostante. Semplicemente chiudendo gli occhi.


e Viola
Sono di una pigrizia vergognosa, che se fosse per me farei sistemare un bel water in camera mia per non avere lo sbattimento di percorrere il corridoio per andare in bagno, mamma non vuole.


Finalmente ho trovato qualcuno che, come me, detesta che gli venga accarezzata la capoccia: non sono un cocker!

Alessia
Sono gelosissima dei miei capelli, non permetto di toccare i miei ricci a nessuno (eccetto il mio parrucchiere) e se lo concedo (in quelle rarissime occasioni ed a selezionatissime persone) solo le punte.
Ho litigato con l'anestesista in sala operatoria perché mi sono rifiutata di mettere la cuffietta verde per l'intervento.


Poi ci sono quelle stranezze che non si confesserebbero neanche al proprio cane, ma leggendo nel web, si scopre di non essere più soli

Amelia
Non riesco ad andare in bagno senza avere qualcosa da leggere. M’è capitato spesso di ritrovarmi a leggere il tubetto del dentifricio… Lo sapevate che i sali di fluoro, in forma ionica, servono alla remineralizzazione dello smalto, per combattere l’insorgenza della carie? Scommetto di no…
…io invece lo so, eccome se lo so!

Momo
Io odio essere fotografata, lo odio a morte eppure, nonostante io sia perfettamente consapevole che le foto mi fanno sembrare (QUASI sempre) più cessa di quanto non sia, talvolta prendo il cellulare e mi faccio veri e propri servizi fotografici. Peccato che poi cancello tutto perché sono venuta di merda e ci rimango pure male.

Io detesto essere fotografata, ma detesto ancora di più quando gli altri mi dicono “Ma guarda che sei venuta benissimo!”
“Benissimo? Benissimo? Tu mi vedi davvero così, con questa faccia da pirla qui? E ancora mi rivolgi la parola?”

Ma il premio per la mania più strana, a mio insindacabile giudizio, lo vince Bignardino con
Sono miope e porto le lenti a contatto, a casa però porto gli occhiali per comodità. Ma mi vedo talmente brutto con gli occhiali (tralaltro arrivo a spendere sempre più soldi per montature sempre più belle!) che non mi faccio vedere nemmeno dai miei genitori quando li porto! Infatti mi capita spesso di dare delle belle tranvate ai muri nella tratta camera-bagno o camera-cucina quando so che ci sono loro nei paraggi!
Ma tesoro, sono i tuoi genitori: ti hanno insegnato a fare popò nel vasino!
Supera questo taboo: passeggia orgoglioso per casa con le tue baricule!

Fino all'altro giorno non sapevo neanche cosa fosse un MEME.
La mia vita era filata via tranquilla anche essendo all'oscuro di questa forma di catena di Sant'Antonio tra blogger.
Non bastano le email, che prima ti regalano perle di saggezza da biscottini della fortuna e poi ti predicono tutte le peggiori iatture se non le inoltrerai a 10 tuoi cari amici (che da quel momento non ti rivolgeranno più la parola) entro 30 secondi.

Sapevo che prima o poi questa patata bollente sarebbe arrivata anche a me, era nell'aria, mi girava attorno tipo squalo pronto a colpire: prima Ross, ma per fortuna la cara ragazza non l'ha inoltrato a nessuno, poi Alessia che ha scelto solo vittime di sesso maschile (anche questa volta ero salva!)ed infine Ranabottola...grazie caro!

Iniziamo...

Vacanza al mare, in montagna o altro?
L'ideale sarebbe una settimana in giro per una bella città tutta da scoprire e poi un'altra settimana al mare: a prendere il sole, con 3 cm di protezione addosso altrimenti mi ustiono; fare il morto in acqua, ogni tanto posso anche dare qualche bracciata, ma con moderazione, altrimenti che vacanza è? E deliziarmi con meravigliose cenette a base di pesce!

Da evitare come la peste: la barca a vela! Esperienza che ho già fatto e che non voglio ripetere finché campo!...prima o poi vi racconterò quel fantastico viaggio!

Cosa apprezzate di più delle vacanze?
La libertà assoluta di oziare senza sentirsi in colpa.
E la bellezza di avere solo fondamentali preoccupazioni che ti assillano tipo: il museo sarà aperto? che mi metto stasera? Dove ho messo l'autan?

Se ci andate, dove andate quest'anno e in che periodo?
Andrò in montagna in Trentino. Probabilmente le prime due settimane d'agosto.
Lo so che ho detto che mi piace di più il mare, ma al cuor non si comanda e il mio "ammmore" vive tra i monti e ad agosto lavora. Del resto ci sono indubbi vantaggi, tipo il clima molto più sopportabile, i paesaggi meravigliosi, e il succitato amore!

Quale vacanza sognate?
Va bene qualsiasi cosa, basta che sia una vacanza. Certo che, se devo proprio spararla grossa, direi un mese in Nuova Zelanda!


Il meme non lo inoltro a nessuno, prima di tutto perché da due anni praticamente vivo a braccetto con la sfiga, quindi sono vaccinata!
Poi non saprei a chi rifilare la fregatura: i blog che frequento ne sono già stati infettati. Gli unici blogger ancora salvi sono Diarionotturno e l&f, ma a loro un dispetto così non lo faccio...ringraziate ragazzi, ringraziate!
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