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Vi avevo promesso un nuovo progetto.
Ogni promessa è un debito.

Da dopodomani, mercoledì 7 maggio, inizierò a pubblicare un mio romanzo.
No, non temete, non ci saranno attese bibliche questa volta. Il lavoro è finito da un pezzo e io devo solo programmare tre post a settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì.

In principio fu una storia vera. La storia divenne un racconto, che i più affezionati di voi ricorderanno.
Un racconto spedito a una piccola casa editriche che mi propose di farne un romazo.
Io così feci, ma nel frattempo la casa editrice visse periodi di crisi e revisione editoriale, e io rimasi con il mio piccolo mondo inventato impigliato tra le mani.

Da quel momento in poi il manoscritto ha vissuto periodi bui e luminosi. Più bui che luminosi, a dire il vero.
Ha visto apprezzamenti e bocciature, ma mai una concreta, realistica e non truffaldina possibilità di stampa.

E quindi?
E quindi io ho deciso che questo mio esperimento doveva comunque vedere la luce.
Scrivo per essere letta. Scrivo per raccontare storie. E se una storia non viene raccontata che razza di storia è?

Dopodomani si parte col prologo.
La protagonista vi accompagnerà lungo la sua vita.
Ci saranno sorrisi, lacrime, e ciliegie. Tante ciliegie.
Se vi va, state ad ascoltarla.


No, non sono io ad essere fobica.
Sono le macchine fotografiche ad essere crudeli.
Che ci crediate o meno, è in atto da tempo una manovra di abbattimento della mia autostima e della mia immagine da parte di tutti gli obiettivi fotografici. Che appartengano a una fotocamera analogica, a una digitale, a uno smart phone, o anche a un tablet, non cambia nulla. Si sono tutti coalizzati contro di me. E' un complotto.

No, non sono io ad essere paranoica.
Potrei mostrarvi decine, centinaia, migliaia di scatti a testimoniare il sabotaggio. Scatti che, inspiegabilmente, non ritraggono una gnocca da paura ma una tizia con una marea di capelli, gli occhietti piccoli e la faccia da pirla.

No, non sono io.
Quella non sono io: è ovvio.
Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire.

Jane: "Mi è arrivata una risposta"
Ciccio: "Negativa o positiva?"
Jane: "Negativa. Molto negativa."
Ciccio: "Quelli sono degli incompetenti: non capiscono niente!"
Jane: "Ma certo che capiscono: è il loro lavoro!"
Ciccio: "Pensa a tutti gli autori famosi che hanno faticato a trovare un editore: Svevo, Jane Austen e pure Camilleri. Questo significherà qualcosa, o no?"
Jane: "Non li dimentico, ma essere rifiutati non è mica un marchio di qualità. Anche Moccia ha fatto molta fatica ad essere pubblicato. Questo significherà qualcosa, o no?"
Ciccio: "Non ti avvilire e concentrati sui riscontri positivi che hai ricevuto finora"
Jane: "Ci provo ma non è facile, quelli negativi fanno più rumore"
Ciccio: "Sì, ti capisco, è come quando alle riunioni ci sono 10 condomini a mio favore e solo 2 contro. Quei 2 mi rovinano la serata.(*)"
Jane: "..."
Ciccio: "?"
Jane: "Secondo me a Svevo un paragone così non gliel'ha mai fatto nessuno."
Ciccio: "Anche secondo me. Poverino."


(*) Ciccio, tra le sue millemilioni di attività, annovera anche quella di amministratore di condominio.
Vorrei scrivere di più ma non ho tempo o forse sono solo molto disorganizzata. Abbiate fede, magari prima o poi vedrò la luce, uscirò dal tunnel della procrastinazione e smetterò di rincorrere gli impegni e le scadenze con il fiatone e la netta impressione di essere sempre in ritardo.

Intanto vi aggiorno un poco.
PrincipeV continua a crescere e ad essere sempre più bello e simpatico. Io, grazie a lui, sto imparando a conoscere il magico mondo dei giardinetti. Luogo in bilico tra fiaba e realtà, sogno ed incubo, pace e delirio. Tra altalene e panchine si aggirano mamme logorroiche e disperatamente bisognose di relazionarsi con degli adulti, e mamme ostili a cui farebbe tanto bene relazionarsi con un Pit Bull isterico. Tra scivoli ed alberi si scapicollano bambini carini e simpatici come orsetti gommosi ma anche piccoli sociopatici destinati a diventare serial killer oppure, per combattere il proprio complesso d'inadeguatezza, a scendere in politica.

SorellaCole non commenta e non frequenta più queste pagine perché ormai è caduta nel gorgo della maternità. Ora è una donna felice, magra come un chiodo(la carogna) e senza più neanche un secondo libero per andare in bagno. Ripetete tutti con me: "Hai voluto la bicicletta..." uahuahuahauahauha

Ciccio è sempre un gran bell'ometto, nonché mio augusto (non)consorte, e anche se non ne parlo spesso, continua ad occupare il mio morbidosamente mediterraneo fianco.
Marco, appoggiato al grande ciliegio, urla a squarciagola: "50 e 51, non conto più per nessuno!" e comincia la sua ricerca.
Il vecchio meticcio drizza per un attimo le orecchie ma poi sbadiglia e si rimette a dormire all'ombra, sognando amori e battaglie, poesie e tormenti. L'età carolingia è sempre stata la sua passione e da almeno dieci anni cerca di comporre un poema epico. Vuole narrare le vicende di un cavaliere coraggioso che cacciò e stanò ad uno ad uno i propri nemici. Ma la sua ispirazione sembra ormai essersi prosciugata e lui giace afflitto col muso a terra.

Ecco un ciuffo di capelli biondi, gialli come la carta delle gomme al limone.
"Silvia, dietro lo steccato!"
I due bambini corrono spalla a spalla verso l'albero, sollevando polvere e risate.
"Tana per Silvia!"
"Uffa, Marco, tu sei troppo veloce per me", gli fa lei, sbatacchiando i codini a turacciolo e le ciglia piegate all'insù.
La gatta, spelacchiata e anarchica, soffia arrabbiata e si allontana con la coda dritta e l'aria offesa. Quanta nostalgia per i tempi andati della sua gioventù, quando le femmine combattevano alla pari accanto ai propri compagni. Spalla a spalla uniti per un'ideale. Come lei ed il suo perduto amore, rosso di pelo e sanguigno di carattere, che sacrificò se stesso per il bene di tutti i felini della valle. Lasciandola vedova orgogliosa ma inconsolabile.

Una maglietta azzurra per un attimo spunta alla finestra.
"Tana per Sandro al primo piano. Scendi, non vale!"
"E chi l'ha detto?"
"Lo dico io e comunque t'ho preso."
"Vaffanbrodo!"
"Vaffanbrodo te!"
"Faccia di cacca!"
"Specchio riflesso!"
"Specchio riflesso a te: io mi abbasso e tu sei fesso!"
Le lucertole sul davanzale restano indifferenti a un tale sfoggio di dialettica e continuano a disquisire tra loro di Leibniz e Spinoza, monadi e monismo. Non troveranno mai un accordo ma continueranno a provarci perché nulla le stimola di più che un sano confronto, basato sul rispetto dell'altro e l'arricchimento intellettuale reciproco.

L'invadente puzzo di un vecchio paio di scarpe da ginnastica non può più essere ignorato.
"Tana per Luca, sento il tanfo da qua, stai dietro al muretto!"
"Mi devi vedere con gli occhi mica sentire col naso", risponde piccato il proprietario di un paio di piedi grossi come pinne e puzzolenti come cani bagnati, tirando fuori da dietro i mattoni una testa sporca e riccia ed un naso moccioloso.
"E infatti mo t'ho visto, scemo!"
"Ma no, non è giusto!", frigna disperato Luca, spargendo a terra moccio e forfora.
Una lumaca senza guscio, dalla nobile anima ma l'infelice aspetto, sente ormai vicina la fine. Percepisce il proprio corpo rattrappirsi sotto ai raggi crudeli dell'infida stella ed affida le sue ultime preghiere a SBropFrop, il dio dei gasteropodi terrestri.

"Ora tocca a me. Andate a nascondervi", e la bella Silvia, piazza i suoi ginocchi puntuti verso il grande ciliegio e comincia a contare.
Elena è nascosta dietro la Casa Vecchia. "Prima o poi si ricorderanno di me", pensa, "Prima o poi si accorgeranno che sono tre giri che aspetto che qualcuno mi venga a cercare". E si rimette buona buona a giocare con la cacca secca, "Questa ha la forma di Saturno, quest'altra invece sembra il profilo del sommo vate Alighieri", spiega ad un vecchio grasso rospo, docente d'Arte presso l'Ateneo dell'OmbraScura, che osserva, commosso e sorpreso, il talento e la dignità di un esserino tanto inferiore.



N.d.A: questa sciocchezza, questo delirio, questo gioco insensato mi è stato ispirato da un delizioso commento di Elena.
Mi sono stancata di appartenere all'affollato sottobosco dei blogger sfigati!

Quelli che, se gli va bene, ricevono un centinaio di visite al giorno, quelli che non possono vantare frotte di commentatori adoranti ad ogni post, quelli che non vengono arruolati dalle riviste, quelli che non vengono contattati dalle case editrici, quelli che non vengono intervistati in radio o in tv, quelli che, diciamo la verità, manco i vicini di casa se li filano di striscio.

Ho deciso che voglio svoltare.
E, che la blogosfera mi sia testimone, svolterò!  
Ecchecavolo!

Prima di tutto devo affrontare in maniera razionale ed obiettiva la faccenda. Qua non contano l'istinto o le naturali inclinazioni. Al bando la creatività ed i facili ingiustificati entusiasmi.
La soluzione è una ed una sola: trattare gli argomenti che attirano più visite.
Cos'è che va più di moda negli ultimi anni nella blogosfera? Semplice: figli e cibo. Bimbi e ricette. Pannolini e carbonara. Biberon e cheesecake.

Per quanto io sia combattiva e motivata, vi pare che mi possa riprodurre solo per avere qualche lettore in più? No, direi di no. In fondo ho ancora una coscienza e non me la sento di vendere l'anima al diavolo solo per aumentare il mio ranking. Non ancora, almeno.

Quindi non mi rimane altra scelta che buttarmi sulle ricette.
In realtà non sono una gran cuoca, ma questo particolare non mi sarà di alcun impiccio. La rete è il regno del virtuale ed io virtualmente posso essere anche meglio di Suor Germana.

Siete dunque pronti per la svolta epocale?
Indossate l'abito lungo per l'occasione, tirate fuori lo smoking dalla naftalina, stappate il chinotto e brindate con me:
"Al diavolo Radio Cole!
Benvenuta Cucina Cole!"

Ed ora inauguriamo il nuovo percorso con la prima ricetta: un piatto originale, una raffinatezza, una leccornia per sofisticati gourmet.

Mettete a soffriggere in un tegame un po' d'Insonnia con una punta d'Inizio Primavera.
Rosolate la Ciccia di Blogger per qualche minuto e poi innaffiatela con abbondante Ora Legale.
Coprite il tutto e lasciate cuocere a fuoco lento per almeno 40-45 minuti.
A fine cottura aggiungete una bella grattugiata di Piovosa Domenica Pomeriggio.

A questo punto potete togliere dal fuoco e servire: la Pancrazia brasata è pronta.

Buon Appetito!

NdA: Sì, lo so, avrei potuto semplicemente dirvi che domenica scorsa mi sono trascinata per casa sveglia come una marmotta in letargo, attiva come un bradipo e vitale come un'ameba. Ma che gusto ci sarebbe stato? Molto meglio imbastire tutto questo delirante post, no?

Come si fa a non amarla follemente?
Iniziò un pomeriggio del lontano 1991.
Io avevo appena 14 anni e lui 23.
Io stavo finendo il primo quadrimestre della seconda media e lui gli Australian Open.

Io ero io.
Lui era Boris Becker.

Lo vidi in televisione: alto ed imponente, con i capelli rossi e dei meravigliosi occhi blu.
Fu un colpo di fulmine.
Tutti pensarono che sarebbe stata solo una relazione breve, una cottarella senza importanza ed invece, tra i normali alti e bassi, le crisi ed i riavvicinamenti, le vittorie e le sconfitte, i fidanzamenti e pure i figli, il nostro rapporto continuò fino al 2001. Anno in cui il mio amato venne travolto dagli scandali, fece la figura del porco ma soprattutto del pirla e cadde rovinosamente dal piedistallo su cui l'avevo tenuto per tutto quel tempo.
Delusa e amareggiata abbandonai il mio principe azzurro, ormai molto sbiadito, al suo destino e decisi di crescere.

La mia storia con Boris iniziò nel 1991 e terminò nel 2001. Nessun'altra mia relazione è durata così a lungo.
Quindi, a tutt'oggi, il rapporto più duraturo che io abbia mai avuto è quello immaginario con un tennista egocentrico, fedifrago, evasore fiscale e, a detta di SorellaCole, pure bruttarello.

C'è qualcosa di più patetico e folle?
Certo che si! Una foto tratta dal nostro album privato, per esempio.
Questa è la mia personalissima "settimana della stupidera". L'avevate notato?
In seconda media mi presi una cotta per un mio compagno.
Si chiamava Marco, aveva un'aria decisamente equina ma piaceva a tutte ed anche a me.

Una mattina, prima che cominciassero le lezioni, mi chiese di "metterci assieme" ed io accettai al volo.
Fu una storia unica, irripetibile, ineguagliabile.
Una storia che non riuscirò mai a dimenticare.
Una storia che durò dalla prima ora all'intervallo.
Due ore.
Al suono della campanella l'essere abbietto mi mollò per mettersi con la mia migliore amica.

A distanza di tanti anni ho superato il trauma e riesco addirittura a ricordare l'episodio con divertimento.
Si, con una grande, grassa, risata ISTERICA!



Era il 1981, io avevo 4 anni ed il mio amato 7.
Si chiamava Giuliano, aveva la capoccetta ricoperta da bellissimi riccioli rossi ed il viso ornato da deliziose efelidi.

Io lo amavo teneramente.
Lui usava la mia adorata Barbie per fare le cosacce con quel porco del suo Big Jim.

Quello fu il profetico inizio della mia vivace vita sentimentale.
Ci sono donne che fanno palpitare i cuori dei poeti romantici.
Io no. Io vado forte tra i ruspanti goderecci.


Meglio poi!

Quel che si dice: aver poche idee, ma chiare.

Adoro Linus: innocente, sensibile e disarmante.

E da voi?
C'è crisi?

Maestra E. sognava di trascorrere la propria vecchiaia leggendo i tuoi libri. Te lo ricordi, Jane?

Assolutamente no.
Ma non potrò mai dimenticare quando il mio professore di italiano mi raggelò con un: "Lei non sa proprio scrivere signorina Cole."

Una brillante carriera da romanziera è stata stroncata da una crudele memoria selettiva.
Una serie di meravigliosi best seller non vedranno mai la luce a causa di un professore un poco stronzo.
La facciona di Moccia troneggia nelle vetrine della Feltrinelli al posto del mio adorabile visino per colpa del destino beffardo.

Per fortuna c'è il blog per sfogare l' incontinenza verbale e gli attacchi di incoercibile stupidera.



I was having a good sleep
in my car
In the, parking lot of the
Showboat Casino hotel

I say, "I remember you
you drive like a PTA mother"
You brought me draft beer
in a plastic cup

I'm feeling thankful
for the small things, today
I'm feeling thankful
for the small things, today

Happy, Happy Birthday to me
Happy Birthday to me
and to you

Happy, Happy Birthday to me
Happy Birthday to me
and to you-ah

I'm feeling thankful
for the small things, today
I'm feeling thankful
for the small things, today

I remember you
I crashed your wedding
With some, orange crepe paper
and some Halloween candy

A sometimes
I wish I were Catholic
I don't know why
I guess I'm happy to see your face
at a time like this

Happy, Happy Birthday to me
Happy Birthday to me
and to you-ah

Happy, Happy Birthday to me
Happy Birthday to me
and to you-ah

Happy Birthday baby, to me
Happy Birthday, to me
Happy Birthday, to me
Happy Birthday, to me

(La qualità audio del video è una vera ciofeca, se non conoscete la canzone vi consiglio di ascoltarla qui)


Oggi Jane ha tagliato il traguardo dei 32 anni.
E pensare che ne dimostra 22 e se ne sente 12!

All'alba delle 2:30 a.m. di giovedì 31 luglio, la meravigliosa Jane ha iniziato la sua nuova vita.

Lei, un beauty case, una valigia, uno zaino, una borsa, un notebook e uno scatolone pieno di libri e paccottiglie hanno spostato il proprio domicilio dal Piemonte al Trentino.

Da ieri pomeriggio, la fantastica Jane ha iniziato a cercare una collocazione per le proprie cose all'interno dell'appartamento di Ciccio.
Col sorriso sulle labbra e gli occhi a cuore, ha aperto cassetti, cassettini, mobiletti e armadi, cercando un po' di posto.
Il motto era: "Andare per gradi, dimostrando il massimo rispetto per l'enorme quantità di oggettistica accumulata dall' Adorato negli anni".

E' bastata solo un'ora perché la visione dell'impresa cambiasse e acquisisse uno spirito più aggressivo: "Dare fuoco a tutte le schifezze da cui il Deficiente non sembra voler separarsi!"

Nel caso non sappiate ancora cosa fare quest'estate: il Trentino e la povera Jane vi attendono!

A ciascuno verrà fornita una ramazza e un grande sacchetto per l'immondizia.
Potrete portarvi via tutto ciò che vi garba ed ogni sera verrete deliziati da gustosi intrattenimenti, come l'intramontabile pentolaccia, la spassosissima corsa dei sacchi e ovviamente l'albero della cuccagna.

Il divertimento è assicurato e la nevrotica Jane vi sarà per sempre riconoscente: ACCORRETE NUMEROSI!
Troppe cose da fare e poco tempo per farle.
Il lavoro, l'università e la partenza da organizzare.

Fra qualche settimana Jane prenderà buona parte dei propri preziosi ninnoli per trasferirsi dall'amato Ciccio e lanciarsi nella perigliosa avventura della convivenza. Ciò la rende euforica e terrorizzata allo stesso tempo.

In questo turbinio di impegni ed emozioni è difficile trovare il tempo per Radio Cole ed è per questo che nelle ultime settimane i post sono scarseggiati.

Cercate di aver pazienza, questo blog non chiude, ma ancora per un po' continuerà a "mezzo servizio".

Nel frattempo, eccovi qualche "replica":
Il trasloco secondo Jane.
Il traffico secondo Jane.
Il cane isterico di Jane.
Dopo aver letto alcuni commenti al mio ultimo post, ho deciso di attivarmi per aiutare le mie povere compagnucce di sventura.
Alessia-l'insonne mi chiede "Che devo fare?" e, per risponderle, io mi sono lanciata in una googleesca ricerca di consigli in grado di farle recuperare il "sonno del giusto".

Ho trovato questo sito con 10 regole.
Iniziate a prendere appunti...

Eliminare la carne dal pasto serale: nella carne è presente un aminoacido, la tirosina, che interviene come stimolante dei processi mentali
...ok, io la carne la posso anche eliminare, non è un problema. Ma visto che, per recuperare la linea, evito anche i carboidrati, che faccio? Mangio solo e sempre verdurine a cena? Divento vegetariana part time?
Non credo di essere portata per un regime di vita troppo salutista, non ce la posso fare!

Il pasto serale dovrebbe essere vegetariano e ricco di amidi (pasta e riso). Insieme alle banane questi alimenti sono ricchi di un precursore della serotonina, sostanza che a livello cerebrale induce il sonno ed ha effetto sedativo
...eh no, gli amidi ho già detto di no!
La banana? La banana a cena? Ma è un macigno: io ci metto 5 ore per digerirla! Per "effetto sedativo" si intende quella leggera sensazione di pienezza che ti fa arrancare dalla tavola al divano prima di perdere i sensi?
Imparare un metodo di rilassamento (training autogeno, yoga, distensione immaginativa sono i più noti) per diminuire la tensione muscolare
Ok, vada per lo yoga, quello mi piace.

Per chi non ha problemi di allergia un bicchiere di latte caldo prima di coricarsi è un toccasana conosciuto fin dall’antichità
No, il latte caldo mi fa schifo!

Una volta svegli è inutile girarsi e rigirarsi nel letto, meglio alzarsi e preparare una camomilla o una tisana di lavanda, tiglio o passiflora
Ma la tisana non me la potrei bere prima, al posto del latte caldo che, come detto sopra, mi provoca repulsione?...su, cerchiamo di venirci incontro!

Andare a letto solo per dormire e quando si ha sonno. Altre attività come mangiare, leggere o guardare la televisione non devono essere fatte a letto
Le briciole nel letto mi infastidiscono, la tv in camera mi innervosisce, ma leggere a letto è un rito per milioni di persone, non me lo potete togliere.

Limitare, nelle ore precedenti il sonno, attività che eccitano l’organismo come lo studio intenso o attività fisiche impegnative
Il sesso è un'attività fisica impegnativa, che eccita l'organismo. Dovrei evitare anche quello???
Niente carboidrati, perché altrimenti ingrasso, e niente sesso, perché altrimenti non dormo,...e poi? Cosa? Una bella gomitata sulle gengive? Se dobbiamo farci del male, facciamocelo come si deve!

Se si ha un bambino che non prende sonno quando i genitori si allontanano il rimedio più antico è posare vicino a lui un indumento indossato dalla madre. In questo modo la madre continua a “comunicare” al bambino la sua presenza rassicurandolo
ooooooooohhhh...ma che tenerezza!
tic tac tic tac tic tac tic tac...lo sentite anche voi?
Non preoccupatevi, non è il timer di una bomba, ma molto peggio: il mio orologio biologico!!!

Una tradizione dell’antico Egitto narra che la posizione notturna con la testa a Nord favorisce la fluidità della circolazione sanguigna. A conferma di ciò, esperimenti effettuati al Centro del sonno di Barkeley con l’uso di un letto girevole hanno dimostrato che quando la testa è a Nord la profondità del sonno è maggiore che negli altri orientamenti. Vale la pena dunque modificare in tal senso la posizione del letto
Accidenti: io dormo con la testa a Sud!
Ma i mobili non li posso spostare: sono tutti incastrati al millimetro nella cuccia del cane, che io chiamo camera da letto.
Un lampo di genio: se spostassi solo i cuscini? Va bene, no?

Evitare l’assunzione di sostanze stimolanti con il fine di aumentare “l’utilità” del giorno. Il sonno viene così costantemente sacrificato alla vita vigile e non rispettato nella sua essenza di fondamentale funzione che scandisce, sorregge ed equilibra l’esistenza dell’uomo.
Avete capito? Niente caffè, tè o cioccolata....a questo punto ribadisco il concetto della gomitata sulle gengive.


Cari i miei lettori (e lettrici soprattutto), spero che questi spunti possano esservi utili.

Io intanto mi vado a bere una bella tazzona di caffè, faccio razzia di tutto il cioccolato che trovo in casa e poi, per concludere, zompo su Ciccio ed abuso ripetutamente del suo corpo...ho deciso che voglio essere un'insonne felice!...ecchecavolo!!!

Ore 23:30, Jane Cole indossa il proprio pigiamino rosa confetto, imposta la sveglia, sprimaccia il cuscino e si addormenta come una bimba beata.
Quello che le ci vuole è proprio un bel sonno rinvigorente.


Ore 3:30, gli occhi di Jane si aprono come due pop corn.
Ella è sveglia, sveglissima, senza alcun apparente motivo. Non ha avuto incubi, dalla strada non giungono rumori molesti, non ha fame, non ha sete, non deve neanche fare la pipì, ma il suo organismo impazzito si rifiuta di arrendersi al fatto che è notte fonda.

La mente comincia a vagare nell'attesa di riprendere sonno.
Ore 3:35, "Lo psicopatico protagonista del secondo episodio di Criminal Minds era proprio un gran pezzo d'uomo...già...già...proprio maschio";
Ore 3:50, "Devo tagliarmi i capelli, sono troppo lunghi";
Ore 4:05, "Ho bisogno di un' auto: chissà quanto costa una C1?";
Ore 4:20, "E' meglio comprare una macchina nuova col finanziamento oppure prenderne una vecchia molto economica?";
Ore 4:35, "...devo dormire, devo dormire, devo dormire, devo dormire, devo dormire, devo dormire...";
Ore 4:45, "...ma quant'era gnocco quello di Criminal Minds? E' la prima volta che tifo per l'assassino...";
Ore 4:55, "...si, mi conviene scalare e sfoltire un po' i capelli. Fanno troppo volume adesso...già...già...sono proprio da tagliare,...";
Ore 5:05, "Ieri ho visto una C1 rossa: era proprio bellina. Domani guardo su internet quanto costa";
Ore 5:10, "...una macchina nuova è sempre meglio, ma il finanziamento mi mette ansia...";
Ore 5:15, "...devo dormire, devo dormire, devo dormire, devo dormire...";
Ore 5:20, "...appperò quello di Criminal Minds...proprio gnocco...si...si";
Ore 5:25, "...un po' più corti, solo un po'...";
Ore 5:30, "...una C1 nuova, rossa...";
Ore 5:35, "...finanziamento...";
Ore 5:40, "...devo dormire, devo dormire, devo dormire,..."DRINNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN...
Jane Cole spegne la sveglia, si alza ed è pronta per affrontare un'altra giornata di lavoro.

Non crucciatevi per lei. Ella non soffre per la mancanza di sonno. Il fatto che oggi abbia morso due cani, picchiato un bambino, investito due vecchietti e tentato di dar fuoco ai propri colleghi è solo una curiosa coincidenza.
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