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Ecco la risposta alla domanda di Amanda.
"Delitto perfetto", dissero dallo schermo.
"Otro, por favor!" disse lei.

Alzò il bicchiere e brindò a se stessa.
(Attenzione: post ad alto contenuto autopromozionale)

Batman, smesse le orecchie a punta e tirata indietro la pancetta, diventa quel gran pezzo di Bruce Wayne. Fascinoso miliardario perennemente in smoking che, con la scusa delle pubbliche relazioni, organizza un party diverso ogni sera, costringendo l'anziano maggiordomo sottopagato a lavorare fino a tardi ramazzando da terra le briciole dei salatini e buttando nell'umido il caviale avanzato.

Superman, pettinato indietro il tirabaci e riposti nel comò gli immancabili mutandoni rossi di flanella, torna ad essere Clark Kent, giornalista imbranato e disperatamente invaghito dell'odiosa gallina che risponde al nome di Lois Lane. Un'ingrata che tratta lui come una pezza da piedi ma che, nel frattempo, sogna di essere selvaggiamente e ripetutamente posseduta dal supereroe in tutina blu. A dimostrare chiaramente che la gatta morta, oltre ad essere simpatica come la peste bubbonica, ha il Q.I. di un cocomero: si vede lontano un chilometro che quei due sono la stessa persona! Svegliaaaa!!!

Spiderman, sceso dai grattaceli e smesso di limonare duro e alla rovescia con la sciacquetta rossocrinita del suo cuore, prende la macchina fotografica e rimette i panni di Peter Parker, reporter freelance e professore di scienze precario. In pratica uno di noi, che se becca quello spocchioso brevilineo di Brunetta gli fa il culo a strisce!

Jane Pancrazia Cole, superblogger supergnocca dalla penna arguta e la vivace ironia, sfilato il costumino schiacciaciccia ed il mantello ricoperto di paillettes, assume in rete le anonime sembianze di Rossana R. Non una miliardaria in abito da sera. Non una giornalista. E neanche un fotografo d'assalto. Ma una semplice articolista che, invece di parlare delle proprie sfighe o del bolso fidanzato che non la vuole sposare, discetta di argomenti serissimi e persino utili.

D'ora in poi, per seguire le gesta della seriosa Rossana R. vi basterà dare un'occhiata alla colonna di destra.

(Fine dell'autopromozione)
Lui non disse una parola e lei riempì la valigia.
Lui la guardò con occhi vuoti e lei gli voltò le spalle.

Lui perse l'ultima goccia di sangue e lei chiuse la porta.
Qual è uno dei più grandi spauracchi di tutti i cuochi del mondo?
Non lo sapete?
Velo dico io: il soufflé!
Che sia dolce o salato l'infido piatto fa venire i sudori freddi a tutti coloro, professionisti o meno, che si apprestino a prepararlo.

Ed un romanzo è proprio come un soufflé: ci vogliono abilità, ingredienti di qualità e concentrazione.
Ottimi cuochi e penne felici. Uova fresche ed una trama ben sviluppata. Non aprire il forno fino a cottura avvenuta, non raffazzonare un finale poco convincente.

Non siete convinti? Volete un esempio? Zafòn, sempre lui. Il mio amato/odiato Zafòn.

Nella stesura del suo libro di maggior successo, "L'ombra del vento", l'autore catalano aveva preparato un piatto dal sapore delizioso e l'aspetto incantevole. Ma gli ingredienti alla fin fine non si erano rivelati freschi, le uova probabilmente non arrivavano dal contadino di fiducia ma dal discount sotto casa, ed il soufflé invece di essere leggero come una nuvola, una volta superata brillantemente la prova del palato, ti si riproponeva peggio di una peperonata.

Zafòn allora ci ha riprovato con "Il gioco dell'angelo", ci si è messo d'impegno, ha sudato e faticato, creando una trama avvincente, meno furba e più sofisticata del libro precedente. Uova fresche e tanto genuino amore per il proprio mestiere.
Tutto sembrava procedere alla perfezione, ad ogni pagina da lui scritta e da me letta mi esaltavo, "Bravo! Così si fa, si cresce, si migliora, ogni libro deve essere un'evoluzione del precedente", blateravo nel mio orgasmico delirio da lettrice felice.
Ma poi è successo il disastro, Carlos Ruiz ha aperto il forno prima che la cottura fosse ultimata ed il soufflé si è sgonfiato triste e misero peggio del pallone di un bimbo addentato da un barboncino isterico. Lo scrittore catalano ha pasticciato, ingarbugliato, realizzato un finale così povero d'idee valide da essere quasi imbarazzante.

Che delusione.
Cosa c'è peggio di un soufflé sgonfio? Una bella storia con una fine non all'altezza.
Loro tendevano al caos primigenio.
Lei dovette soccombere.

Essendo io una donna volubile e sensibile alle lusinghe è bastato un commento della mia amica La Coniglia,
"guarda, non ti ho mai vista ma lo penso pure io...sei troppo simpatica per essere fuori forma!!!",
per farmi accantonare l' idea celebrativa del post precedente e propendere invece per un progetto leggermente diverso.
Voi cosa mi consigliate?

La tenera opzione 1?


La dinamica 2?


O la solenne 3?


Google immagini è una fonte inesauribile di scoperte e rivelazioni, che vanno dallo sfacciatamente ridicole al francamente inquietanti. Io ci passerei le ore.
Sembra incredibile. Sembra impossibile. Ma, nascosti tra la massa, dispersi in mezzo ad una folla di deficienti, esistono anche loro: gli Uomini capaci di dire la cosa giusta al momento giusto.

"Ho cambiato regime alimentare ed ho ripreso a fare un po' di moto, spero proprio di riuscire a perdere peso."
"Davvero? E perché? Secondo me stai bene così."

Santo subito!
Su YouTube lo troverò un tutorial per costruirgli un monumento celebrativo?
All'inizio avevo pensato ad una banalissima statua equestre ma quasi quasi adesso propenderei per qualcosa di discreto, minimal e molto più originale. Voi che ne dite?

Dove? Davanti alla stazione.
Quando? Dopo un mese di separazione.
Chi? Due morbidi amanti a caso.

"Amore mio, sei sempre più bella ogni volta che ti vedo"
"Tesoro mio, davvero?"
"Sì, a te invecchiare fa bene"
"..."
"No, cioè, volevo dire..."
"..."
"... non mi sono spiegato, anzi no, non hai capito..."
"Non ho capito? Mi stai dicendo che sono rimbambita? Una vecchia rimbambita?" 
"Nooo"
"..."
"Non so quello che dico"
"..."
"Non sto bene"
"..."
"Sono posseduto da un alieno"
"..."
"Voglio la mamma!"
"..."
"Ti prego, di' qualcosa."
"Stanotte ti ucciderò nel sonno"
"Ma non vale! Ho anche detto che sei sempre più bella: questo non conta?"
"Certo, infatti farò in modo che la tua morte sia rapida e indolore"
"Ah, ecco. Grazie amore"
"Prego tesoro"
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