Molti giovani, che si trovano a vivere per un breve periodo all'estero, tornano in patria cambiati, non solo nello spirito, ma anche e soprattutto nell'aspetto.
Io non feci eccezione.
La prima vittima della mia smania di rinnovamento fu la capigliatura che, oltre a subire un progressivo ed inesorabile mutamento dal castano scuro al biondo VorreiEssereSvedese, venne brutalmente ridotta di volume e lunghezza dalle mie stesse mani durante una serata di solitario e sforbiciante delirio.
Mi ero scocciata dei miei capelli, da sciolti avevo un capoccione ingestibile e da legati sembravo una giovane signorina Rottermeier. Era assolutamente necessario prendere provvedimenti!
L'idea di rivolgermi ad un parrucchiere tedesco non mi sfiorò neanche per un momento e preferì fare tutto da sola.
Il risultato fu al di là delle mie più rosee aspettative. Da un insano gesto, che avrebbe potuto costringermi a girare con un sacchetto in testa per almeno un paio di mesi, scaturì invece un taglio molto carino, che avrei conservato per parecchio tempo.
Fu molto più graduale, ma decisamente più devastante l'effetto che l'Erasmus ebbe sul mio guardaroba.
I tedeschi hanno tante qualità, ma non sono certo famosi per il buon gusto nel vestire. Il loro problema, secondo me, sta nell'approccio troppo disinvolto con l'abbinamento di capi e colori differenti. Approccio che può diventare contagioso come il raffreddore.
Mi bastarono alcune settimane in Germania e gli accostamenti, che a Torino avrei definito brutti e di cattivo gusto, divennero ai miei stessi occhi mettibili, interessanti o addirittura "cool".
Questo muovermi al di fuori degli schemi e dei percorsi conosciuti mi diede un senso di vertigine e libertà. La sensazione era tanto piacevole che me la portai dietro anche al ritorno in Italia e ci misi anni per riacquistare il senso del decoro.
Ma se con capelli ed abiti ci vuole poco, se ci si pente, a ritornare sui propri passi, ci sono alcune scelte definitive che lasciano segni indelebili.
Io, ovviamente, feci anche una di quelle scelte.
Un sabato pomeriggio ci ritrovammo in tre in uno storico negozietto del centro. Lui trafficava con i suoi attrezzi, bofonchiando nel proprio idioma. Io, sdraiata sul lettino, mi guardavo attorno, preoccupata che fosse tutto realmente sterilizzato e monouso. Eli, seduta accanto a me, si occupava del supporto morale.
L'oracolo segnò anche quest'occasione con una delle sue ispirate frasi: "Una mia amica l'ha fatto in un tendone dietro ad una stalla, ma è ancora viva."
"Sticaz...ouch!", non ebbi neanche il tempo di risponderle che avevo già il mio nuovo piercing all'ombelico.
Una studentessa Erasmus con una nuova pettinatura, un nuovo guardaroba ed un piercing. Ero praticamente un cliché vivente.
Continua...
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13 commenti:
Piercing all'ombelico.... e va beh ti vogliamo benelo stesso LOL!!! Scherzo eh...
Per un attimo ho temuto in un tatuaggio con scritte in carattere gotico riguardanti il nome di un piatto tipico tedesco.
Per il piercing c'è di peggio.
Tipo farselo al sopracciglio come feci io in gita in Spagna.
L'ho detto che mi è rimasta la cicatrice?
Beh, ma alle donne piacciono...
E poi non sono morto neanche io.
Per il vestiario c'è poco da dire, da quello che ho visto in giro, noi italiani siamo gli unici che sanno vestirsi. E cucinare un intero pasto commestibile che non trasformi le arterie in autostrade di colesterolo o lo stomaco in una piantagione di curry.
Non che quelle cose siano necessariamente negative, ma l'essere umano non è concepito per mangiare in quella maniera a lungo.
Credo che se mi facessero un piercing all'ombelico impazzirei. Quella è una delle zone del mio corpo più sensibili, e non riuscirei a sopportare prima il dolore e poi il fastidio di avere un corpo estraneo attaccato alla pelle. Vivrei provando perennemente la stessa sensazione che provocano le unghie sfregate sulla lavagna. Brrr!
Comunque anche io in un primo momento ho pensato a un tatuaggio. Il titolo mi ha evocato la marchiatura delle mucche. Ma ti prego di non fare troppo caso alle mie associazioni mentali malate. :D
@Mario: il notaiomannaro col piercing al sopracciglio??? FANTASTICO!!! Io sono un'umile schiappa al tuo confronto.
Hai sempre dei bei titoli che creano l'attesa brava Jane...io non avevo pensato ad un tautaggio, forse sono troppo malizioso?
"continua..."
speriamo presto! mi sto sbellicando.
sulla mutazione vestiaria lessi una volta un pezzo simile e molto divertente di una ragazza che vive a berlino ma che alll´epoca stava a lipsia. ora lo cerco e te lo posto.
ciau!
oddddioooo che male!!!!!
Dopo aver letto il tuo post tremo!!! Il figlio negli USA si è messo l'orecchino (ma sai quanto odio gli uomini con gli orecchini?) e chissà come mi torna vestito. E i capelli mi ha detto che adesso che ha compiuto 18 anni voleva rasarsi a zero lasciando capelli a disegnare un bel 18 in testa. AIUTO !!!
@Alligatore: no, tranquillo, non sei tu ad essere troppo malizioso, ma Ross ad essere alquanto contorta :D
@Lucia: ma ciaooo, mi fa molto piacere "leggerti" dalle mie parti
@Alessandra: onestamente non è particolarmente doloroso, credevo peggio.
@mariacristina: uahuahuahauah è meglio che ti prepari al peggio :P
l'ho fatto anch'io negli anni universitari, il piercing all'ombelico.
avevo giurato che l'avrei tolto a 25 ma non ebbi il coraggio, adesso se ne parla ai 30.
tu che fai, lo tieni?
Non ce l'ho più da un paio d'anni. Semplicemente un giorno l'ho tolto e poi non ho più sentito il bisogno di rimetterlo.
Ora sarebbe proprio osceno, dato che al posto del mio bel ventre piatto (sigh) ho i rotolini di ciccia. Praticamente da seduta non si vedrebbe prorio O_o
Che amarezza! DEVO METTERMI A DIETA!
Mi stavo chiedendo...ma l'australiano? :D
@veronica: ti prometto che risponderò a questa domanda. Parola di lupetto! ;)
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